La trama (presa qui): tutto ha inizio nell’agosto del 1346, quando il prode
Maynard de Roqueblanche, sopravvissuto a una
disfatta militare, entra in possesso di un enigma
vergato su un rotolo di pergamena, in cui si
fa riferimento a una reliquia preziosa e sconosciuta.
Per non far cadere la pergamena in mani sbagliate,
Maynard dovrà fuggire presso la sorella Eudeline,
badessa del convento di Sainte-Balsamie, poi a sud
delle Alpi, nell’abbazia di Pomposa. Sarà proprio
qui che conoscerà l’abate Andrea e il giovane pittore
Gualtiero de’ Bruni, insieme ai quali proverà a scoprire
la verità sulla reliquia.
Avevo già letto e apprezzato Simoni in altre opere, e anche questa volta non sono rimasta delusa. La trama è scorrevole e ricca di colpi di scena, la storia è avvincente ed incalzante. Come sempre le vicende sono inserite in un contesto storico ben definito e documentato, e nessun dettaglio viene trascurato.
A differenza della precedente trilogia dello stesso autore ("Il mercante di libri") questo libro, che è il primo della trilogia Codice Millenariua Saga, non ha una fine. Io ho già iniziato "L'abbazia dei cento delitti".
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