Crescendo...

Lilypie Kids Birthday tickers

domenica 31 maggio 2015

A proposito di libri... "Una levatrice a New York"

"Una levatrice a New York" di Kate Manning

La trama (presa qui): È il 1860 e mentre le Grandi Pianure occidentali d'America sono dimora dei bisonti nomadi, il duro acciottolato della città di New York è il domicilio senza tetto di trentacinquemila bambini. Ragazzi di strada, fortunati se riescono a vivere fino a vent'anni, la maggior parte scaricata agli ospizi per trovatelli. Tra loro si aggirano Annie, Dutch e Joe. Dodici anni, indumenti laceri, stivaletti pieni di buchi, Annie è la più grande dei tre ed è lei che conduce a casa di sua madre il Reverendo Charles Brace, dell'Associazione per l'Assistenza all'Infanzia, un tipo alto, magro, con occhi pallidi e infossati, la fronte sporgente e il naso lungo come un vegetale, incontrato per caso davanti alla bottega di un fornaio. Rimasta sola dal giorno in cui suo marito è caduto ubriaco da un'impalcatura mentre portava sulla spalla un carico di mattoni, la madre di Annie non resiste un istante alla parlantina del Reverendo che, affliggendola con storie sul fato funesto dei figli, riesce a portare con sé i bambini, come gattini presi per la collottola e infilati in un sacco. Separata da Dutch e Joe, affidati a famiglie lontane, dopo diverse traversie e dopo essersi ricongiunta alla madre giusto in tempo per vederla spirare di parto, Annie si ritrova a casa del dottore e della dottoressa Evans, a dare una mano in cucina a Mrs Browder, cameriera e governante tuttofare. In quella casa, dove giovani donne accorrono in gran numero per alleviare le sofferenze del parto con il Siero Curativo...

Il libro è ispirato alla storia vera di una donna che risolve i "problemi femminili" sia delle nobildonne che delle donne povere dei bassifondi. L'ho letto con un continuo senso di angoscia, forse per l'argomento trattato, che un po' non ti aspetti, visto il titolo: una levatrice è una donna che fa nascere i bambini, mentre la protagonista è descritta soprattutto nella sua attività di praticare aborti.
È un libro comunque interessante, che fotografa la realtà di New York dell'800 e mostra come i problemi delle donne di quell'epoca siano ancora attuali. È scorrevole da leggere e per me il finale è stato una sorpresa: le molte anticipazioni, decisamente negative, non sembrava lasciassero spazio al lieto fine.

Nessun commento:

Posta un commento