"Il tulipano nero" di Alexander Dumas padre
La trama (presa qui): Siamo nei Paesi Bassi, alla fine del Seicento. Cornelius Van Bearle sta
per creare un fiore meraviglioso, un tulipano nero. Isaac Boxtel, suo
vicino, cerca in ogni modo di appropriarsi dei preziosi bulbi. Per
raggiungere il suo scopo entra nella serra di Cornelius, poi per
liberarsi del rivale lo denuncia e lo fa incarcerare con l'accusa di
aver nascosto delle lettere affidategli da Corneille de Witt,
Governatore della Provincia. Van Bearle riesce con uno stratagemma a
portare con sé in prigione i preziosi bulbi incartandoli in un foglio
che contiene un messaggio del Governatore... Cornelius è in pericolo ma
aiutato dalla giovane Rosa, figlia del guardiano della prigione, riesce a
far fiorire i bulbi. Protagonista del romanzo è proprio il fiore, il
tulipano nero, sullo sfondo le lotte dei Paesi Bassi nel travagliato
periodo della fine del Seicento.
Non so se sono io a non apprezzare completamente il genere, ma questo libro non mi è piaciuto. L'ho trovato noioso e prevedibile.
Certe volte abbiamo sofferto abbastanza per avere il diritto di non dire mai: "sono troppo felice"
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