"L'abbazia dei cento delitti" di Marcello Simoni
La trama (presa qui): Ferrara, 1347. Il cavaliere Maynard de
Rocheblanche sta indagando sulla truce morte del monaco Facio di
Malaspina, collegata alla ricerca del leggendario "Lapis exilii". Per
far luce sulla vicenda, Maynard deve accedere alla corte estense e
guadagnarsi la fiducia del marchese Obizzo, signore di Ferrara. Intanto,
nella vicina abbazia di Pomposa, l'abate Andrea assiste impotente alla
fuga del suo protetto, il giovane miniaturista Gualtiero de' Bruni,
diretto ad Avignone con la speranza di ritrovare la madre.
Secondo volume della trilogia Codice Millenarius Saga, questo libro non ha un vero e proprio inizio. Per me non è stato difficile seguire il filo narrativo. perchè avevo già letto "L'abbazia dei cento peccati".
La storia è ambientata nel 1300 lungo le strade di Francia e nord d'Italia, tra monasteri, abbazie e palazzi signorili. Percorriamo i passi di un cavaliere francese che, per prestare onore ad un giuramento, si mette alla ricerca di due sacre reliquie, tra enigmi da risolvere, nemici da affrontare, fedeli compagni su cui contare.
La trama è scorrevole e ricca di colpi di scena, la storia è avvincente ed incalzante. Come sempre le vicende sono inserite in un contesto storico ben definito e documentato, e nessun dettaglio viene trascurato.
La trama è scorrevole e ricca di colpi di scena, la storia è avvincente ed incalzante. Come sempre le vicende sono inserite in un contesto storico ben definito e documentato, e nessun dettaglio viene trascurato.
A differenza della precedente trilogia dello stesso autore ("Il mercante
di libri") questo libro, che è il secondo dei tre, non ha una fine. Ho appena acquistato "L'abbazia dei cento inganni".
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